Darò un milione

Un film chiave nella carriera di Cesare Zavattini, qui al suo esordio come sceneggiatore, e primo titolo della coppia Vittorio De Sica-Assia Noris. Girato negli stabilimenti della Cines, che quello stesso anno furono distrutti da un incendio, il film racconta di un milionario privo di qualsiasi stimolo nella vita che finge d’essere povero in canna e decide di offrire un milione a chi compirà un atto di bontà nei suoi confronti. Ovviamente nessuno si muove a compassione per il “bisognoso”. Solo una ragazza (Assia Norris) s’intenerisce per lui. Tipico apologo sociale zavattiniano travestito da commedia degli equivoci, evidenzia l’impareggiabile maestria del tocco di Mario Camerini. Presentato alla terza edizione della Mostra di Venezia, vince la Coppa del Ministero delle Corporazioni per il miglior film comico italiano. Alla fotografia, il maestro del cinema muto Carlo Montuori, che ha esordito ufficialmente nel 1913, e Otello Martelli che avrà una carriera di primo piano nel cinema italiano al fianco di Roberto Rossellini, Federico Fellini e Giuseppe De Santis.